INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Introduzione a ChatGPT: cos’è, come si usa e cosa può fare



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Molto popolare in Italia, fin dal suo debutto, vede gli italiani fra i primi 10 utenti al mondo. Ecco cos’è il tool di intelligenza artificiale (AI) generativa e apprendimento automatico più famoso al mondo, quali sono i vantaggi e le criticità

Pubblicato il 19 giu 2023

Chiara Trovato

Junior tech specialist



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Test didascalia nuova che si deve vedere

ChatGPT è un chatbot AI che sfrutta intelligenza artificiale (AI) generativa e apprendimento automatico, basato su un modello conversazionale, per dialogare, per iscritto, con utilizzatori finali umani.

Molto popolare in Italia, fin dal suo debutto, vede gli italiani fra i primi 10 utenti al mondo per volume di ricerche. Ma già a metà marzo il bot di OpenAI ha raggiunto un miliardo di visualizzazioni della pagina. Ecco cos’è, come si usa e cosa può fare.

Watch ChatGPT write the intro to this week's Vergecast. #shorts

Cos’è ChatGPT

ChatGPT è un chatbot che ha sviluppato OpenAI per rispondere alle domande degli utenti finali. GPT è l’acronimo di Generative Pretrained Transformer.

Progettato come nuovo modello linguistico, l’AI language model, può anche servire per eseguire debug di codice, generare raccomandazioni artistiche di intelligenza artificiale, generare immagini e rispondere a richieste di follow-up.

Sa generare testo credibile e scritto in linguaggio naturale sulla base di input puntuali, anche in italiano, consentendo di scrivere mail, articoli, saggi su ogni argomento, canzoni e poesie, sceneggiature, codice e debug del codice, informazioni turistiche e ricette. Ammette inoltre i propri errori, sa correggersi, sfida perfino premesse errate e soprattutto rifiuta domande non consone.

Chi ha creato ChatGPT

A sviluppare ChatGPT è OpenAI, la società di AlphaFold e GPT-3 che vanta anche il supporto di Microsoft.

OpenAI ha sviluppato un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) progettato per un’interazione colloquiale e conversazionale con gli utenti finali.

Chi ha finanziato il chatbot AI

Microsoft ha finanziato OpenAI con un miliardo di dollari nel 2019, di nuovo nel 2021, per estendere la partnership con un ulteriore investimento di 10 miliardi di dollari, secondo Bloomberg per i prossimi anni. Microsoft ha commentato che rappresenta “un investimento pluriennale e multimiliardario per accelerare le scoperte dell’Intelligenza artificiale e garantire che questi vantaggi siano ampiamente condivisi con il mondo”.

L’addestramento sia ChatGPT che GPT 3.5 sono avvenuti su un’infrastruttura di supercomputing di intelligenza artificiale di Azure, creati da Microsoft in collaborazione con OpenAI.

“La nostra partnership con OpenAI ruota attorno all’ambizione condivisa di far progredire responsabilmente la ricerca sull’intelligenza artificiale all’avanguardia e di democratizzare l’AI come nuova piattaforma tecnologica”, ha aggiunto il Ceo di Microsoft, Satya Nadella.

Elon Musk, patron della Tesla, SpaceX e proprietario di Twitter, è stato tra i fondatori di OpenAI nel 2015, con Sam Altman, attuale Ceo di OpenAI. Musk ora sta sviluppando una sua intelligenza artificiale in proprio, TruthGPT, una AI “senza pregiudizi di sinistra”, quindi che rifiuta la correzione dei cosiddetti bias cognitivi.

Un tempo non-profit, OpenAI era valutata 29 miliardi lo scorso gennaio. L’azienda prevede entrate per 200 milioni di dollari già nel 2023, dopo l’integrazione con Bing e di superare il miliardo di dollari entro il 2024.

Da gennaio Thrive Capital e Founders Fund sono in trattative per investire in OpenAI.

Dove si trova ChatGPT

Microsoft ha incorporato la tecnologia di OpenAI anche in Bing AI e in Edge, il suo browser web, dove funge da assistente di scrittura superpotenziato. Bing ha integrato già la quarta versione. ChatGPT in futuro sarà integrato in tutti i prodotti Microsoft Office, tra cui Word, PowerPoint e Outlook al fine di generare contenuti da prompt di testo.

ChatGPT si trova anche in Outlook, il servizio di posta elettronica di Microsoft, con uno strumento che aiuta i venditori a scrivere e-mail personalizzate.

In precedenza, il sistema OpenAI è stato incorporato in DALL-E, lo strumento text-to-image su cui si basa Microsoft Designer, una piattaforma di progettazione grafica text-to-image AI destinata a rivaleggiare con Canva.

CoPilot, basato su GPT-3, è un altro strumento di Microsoft che permettere di assistere nella programmazione.

Cosa si può fare con ChatGPT

ChatGPT genera testi, è in grado di personalizzare lessico, sintassi e grammatica, a seconda degli input inviati dall’utente, mettendo a punto un testo non solo credibile e coerente, ma anche efficace e diretto nell’andare dritto al punto. Sfruttando esempi, è capace di illustrare i concetti, spiegando i dettagli e ricorrendo ad accortezze tipicamente umane, oltre a correggere bozze e testi di varia natura.

Permette di ottenere informazioni in modo più diretto rispetto a un classico motore di ricerca e di aiutarci a scrivere qualcosa. Bisogna iscriversi al sito di OpenAI per utilizzarlo. Occorre impostare prompt efficaci, frasi o domande semplice e chiare, per fornire input efficaci a ChatGPT.

Per chiedere a ChatGPT un approfondimento sull’AI, occorre creare un prompt specifico. Non un prompt come “genera una storia sul totalitarismo”, troppo generico e poco chiaro per il modello linguistico su cui si basa ChatGPT. Invece si consiglia di creare un prompt più mirato: “Genera una storia sul totalitarismo tedesco della seconda metà del XX secolo”. Il quesito deve essere specifico e dettagliato per ottenere i migliori risultati.

ChatGPT è versato nel fare confronti e contrapposizioni, ma dà del suo meglio nell’approfondimento o nelle spiegazioni di punti specifici, ponendo domande dopo domande per scendere in profondità.

Un modo ulteriore per ottimizzare le capacità di ChatGPT è quello di porre domande citando personaggi storici attinenti: “Quali sono i costi di un fenomeno particolare?” non dà risposte incisive, ma “Quali sono i costi del fenomeno? Rispondete utilizzando le idee di uno storico o un economista o un dato scienziato”, ChatGPT affina le risposte in maniera più esauriente.

Cosa è possibile fare con ChatGPT:

  • effettuare ricerche
  • scrivere codice informatico
  • automatizione di parti del processo di vendita
  • offrire servizi post-assistenza quando i clienti acquistano prodotti
  • personalizzare istruzioni
  • idee di brainstorming
  • razionalizzare e migliorare i processi grazie all’automazione
  • tradurre testo da una lingua all’altra
  • semplificare il processo di onboarding dei clienti
  • Aumentare l’engagement dei clienti, migliorando la fidelizzazione

Come funzionano i modelli ChatGPT

ChatGPT adotta i modelli linguistici (AI language model), il cui sviluppo è l’applicazione dell’intelligenza artificiale. In particolare, ChatGPT sfrutta come modello linguistico GPT-3, frutto del lavoro di OpenAI, che si basa sul deep learning per realizzare testi analoghi a quelli scritti da una persona reale.

L’addestramento degli algoritmi di GPT-3 avviene come il processo di insegnamento di una lezione a uno studente o di una nuova mansione a un lavoratore.

Lo staff di OpenAI ha somministrato a GPT-3 la lettura intensiva di migliaia di libri, articoli di giornali, pagine web, file online e l’enciclopedia Wikipedia, come se il software dovesse seguire un corso di formazione molto approfondito. Dopo il debutto di ChatGPT, sono gli utenti finali ad addestrare il software, correggendo le inesattezze.

Il bot sfrutta algoritmi di apprendimento automatico per elaborare l’input e così generare risposte coerenti e credibili in linguaggio naturale. Deriva da modelli di apprendimento automatico per l’elaborazione del linguaggio naturale: i Large Language Model (LLM). I LLM, una volta analizzate enormi moli di dati testuali, deducono le relazioni che intercorrono tra le parole in un testo (le correlazioni statistiche o pattern). Prevedendo una parola dopo l’altra, sono in grado di fornire una risposta scritta appropriata. Questa previsione di una parola in una sequenza di parole si definisce di solito come next-token-prediction e masked language-modeling.

L’aumento della potenza di calcolo e delle dimensioni dei dataset di input e dello spazio dei parametri hanno accresciuto le capacità di LLM.

Per cosa usare ChatGPT

ChatGPT può servire per effettuare ricerche, in alternativa a Google, impostare un articolo, un paper accademico, un breve saggio fino a 4 mila caratteri e scrivere le domande per un’intervista. Ma serve scrivere poesie, ricette e testi dettagliati. ChatGPT ha enormi potenzialità d’utilizzo, soprattutto se sottoposto ad attenta verifica delle fonti e delle citazioni.

In particolare, permette di realizzare contenuti digitali, fornire risposte alle domande, correggere eventualmente le risposte, trascrivere un testo e riassumerlo, offre un’alternativa interessante alla ricerca da effettuare su Google. Inoltre permette lo sviluppo di app e perfino di semplici videogiochi. Consente di scrivere dialoghi, quindi, offre spunti divertenti a sceneggiatori. Permette di svolgere la composizione di email, la creazione di ricette, eseguire presentazioni su PowerPoint e fare marketing digitale.

Se un utente è in partenza per una destinazione e vuole sapere quali sono i 15 musei e monumenti più famosi da visitare. Tutto quello che occorre fare è connettersi, immettere le credenziali del proprio account per effettuare l’accesso e inserire la domanda nel riquadro a fondo pagina:

  • accedere alla sezione ChatGPT del sito Open AI;
  • eseguire il login con le credenziali del proprio account (quelle create al momento della registrazione del profilo);
  • premere sul box Try ChatGPT;
  • effettuare il comando “genera…”;
  • digitare sull’icona di Invio a fianco del box per spedire la richiesta a ChatGPT;
  • attendere un paio di secondi per elaborare la domanda.

GPT-3, come i modelli linguistici, sfrutta un modello probabilistico. Quando ChatGPT riceve un input, comprende la domanda che gli viene posta e seleziona un testo originale da restituire utilizzando le conoscenze acquisite nel corso di studi intensivo a cui è stato sottoposto, attraverso la lettura di migliaia di articoli di giornali, libri, forum online e pagine web, file e enciclopedie online.

I testi derivanti da molteplici sorgenti, tra cui libri, articoli e forum online, hanno addestrato il bot a comprendere non solo il contesto, ma soprattutto la struttura del linguaggio impiegato in diversi scenari, generando risposte sulla base dell’input ricevuto.

ChatGPT 4, come funziona

GPT-4 è disponibile su ChatGPT Plus e, con le API per gli sviluppatori, permette di realizzare applicazioni e servizi. ChatGPT 4 è disponibile per ora solo per gli utenti premium OpenAi. Genera testi più precisi, fluenti e di qualità superiore rispetto a GPT-3.

Invece di usare un modello di lingua pre-addestrato, implementa un modello di apprendimento per rinforzo, in grado di apprendere in modo più performante dall’interazione con gli utenti. La tecnica di generazione di risposte più avanzata “sequential fine-tuning” ha inoltre consentito al modello di generare risposte più coerenti e naturali. “GPT-4 ha l’82% in meno di probabilità di rispondere a richieste di contenuti non ammessi e il 40% in più di probabilità di produrre risposte fattuali rispetto al GPT-3.5”, scrive in una nota OpenAI.

ChatGPT 4 è capace di imparare dalle conversazioni con gli utenti, arrivando a rispondere in maniera sempre più personalizzata, adeguando perfino le sue risposte allo stile della conversazione.

Correggendo ChatGPT 4 nel corso dell’interazione, si riceve una risposta personalizzata e in genere corretta. Il tool AI si scusa anche per le eventuali inesattezze compiute.

Perché l’Italia ha bloccato ChatGPT

OpenAI ha presa la decisione di vietare l’accesso a ChatGPT in Italia, dopo l’intervento del Garante Privacy italiano che ha ravvisato problemi di privacy e protezione dei dati personali degli utenti.

L’Italia non ha bloccato ChatGPT, ma ha imposto una limitazione provvisoria chiedendo a OpenAI di mettersi in regola con la normativa europea sul GDPR. Al fine di evitare il rischio sanzioni, la società americana ha optato per il blocco di ChatGPT.

Le autorità italiane, che temono che l’intelligenza artificiale possa costituire una potenziale minaccia alla cyber sicurezza e alla privacy dei cittadini, hanno ottenuto la cooperazione di OpenAI per mettersi in regola. In teoria, dal 30 aprile sarà di nuovo accessibile anche per gli utenti italiani, se la piattaforma risolverà le criticità individuate dal Garante Privacy italiano.

L’Authority italiana per la Privacy ha chiesto a OpenAI di verificare l’età dell’utente oltre a ridurre il rischio di false dichiarazioni. Inoltre la piattaforma deve informare gli utenti sull’uso dei loro dati per addestrare l’algoritmo.

La società ha tempo fino al 30 aprile per mettersi in regola. La limitazione provvisoria verrà sospesa se OpenAI adotterà le misure richieste: pubblicare sul proprio sito un’informativa trasparente, illustrando modalità e logica alla base del trattamento dei dati necessari al funzionamento di ChatGPT nonché i diritti attribuiti agli utenti e agli interessati, oltre a un age gate che escluda, sulla base dell’età dichiarata, gli utenti minorenni.

Scenari di applicazione comuni per i modelli ChatGPT

I motori di ricerca sono il primo scenario di applicazione. Bing AI è il pioniere, ma presti arriverà Google con l’integrazione di Bard, mentre Elon Musk promette di sviluppare TruthAI “senza pregiudizi di sinistra”, secondo il tycoon mutuati dalla cancel culture e dalla cultura woke.

Vantaggi dell’utilizzo di ChatGPT, rispetto ad altri modelli NLP

L’utilizzo di Reinforcement Learning da Human Feedback (RLHF) è ciò che rende unica ChatGPT. Si tratta dell’apprendimento da rinforzo dal feedback umano. Si tratta del metodo ideato per eliminare le risposte sbagliate premiando invece quelle giuste, mentre corregge quelle che non sono corrette.

Il language model è stato messo a punto grazie all’apprendimento supervisionato e al reinforcement learning. La messa a punto supervisionata ha addestrato il modello iniziale, con i formatori di AI umani che hanno offerto conversazioni, ricoprendo il ruolo sia l’utente che dell’assistente AI, accedendo a raccomandazioni scritte su modelli per aiutarli nel fornire le loro risposte.

”Per creare un modello di ricompensa per l’apprendimento per rinforzo, avevamo bisogno di raccogliere dati di confronto, che consistevano in due o più risposte modello classificate per qualità. Per raccogliere questi dati, abbiamo preso le conversazioni che i formatori di intelligenza artificiale hanno avuto con il chatbot. Abbiamo selezionato casualmente un messaggio scritto da un modello, campionato diversi completamenti alternativi e fatto classificare dai formatori di intelligenza artificiale. Utilizzando questi modelli di ricompensa, possiamo perfezionare il modello utilizzando l’ottimizzazione dei criteri prossimali. Abbiamo eseguito diverse iterazioni di questo processo”, afferma OpenAI sul proprio blog.

I benefici di ChatGPT includono l’apprendimento personalizzato, language learning, assistance educators, feedback istantanei eccetera. Il chatbot AI rende l’apprendimento più accessibile a studenti con disabilità, aiutandoli a raggiungere successi accademici.

Inoltre aiuta gli studenti ad identificare i loro punti deboli e a lavorarci sopra. Offre feedback in real-time, permettendo di risparmiare tempo e ad aumentare la produttività.

Sfide nell’implementazione delle Reti Linguistiche a Grande Scala (ChatGPT)

Le sfide legate all’adozione di ChatGPT sono proattivamente indirizzate ad assicurare risultati di apprendimento equi ed efficaci, ma anche:

  • privacy e cyber sicurezza;
  • mancanza di accuratezza delle informazioni;
  • presenza di eventuali bias;
  • dipendenza nella tecnologia;
  • rischi legati al plagio e alla violazione del copyright;
  • uso improprio per scopi di disinformazione.

Sul fronte privacy, ChatGPT può raccogliere ed archiviare dati sugli utenti. Dovrebbe aderire a standard etici e legali per la raccolta dei dati e lo storage. Inoltre, dovrebbe informare gli utenti su come raccoglie i dati e come li usa.

ChatGPT a volte fornisce informazioni inaccurate e incomplete che possono creare equivoci o confusione. Altre criticità riguardano il rischio di plagio e violazione del diritto d’autore, ma anche l’eccessiva dipendenza dalla tecnologia.

Qualità del testo prodotto con i modelli ChatGPT

Il testo è di buona qualità e in alcuni casi, in pochi potrebbero riconoscerne la paternità. Si tratta di un testo corretto sotto il profilo grammaticale, sintattico, lessicale, con incipit originali e svolgimento razionale secondo un filo logico serrato.

ChatGPT realizza testi in maniera egregia, ma non sempre fornisce informazioni esatte e risposte corrette. Dunque il fact checking è d’obbligo.

A partire dal 1° febbraio 2023 Open AI ha lanciato un piano premium. ChatGPT, a partire da 20 dollari al mese, si differenzia dalla versione gratuita perché la versione a pagamento permette l’accesso al servizio anche in caso di elevato traffico sulla piattaforma. Il piano premium offre inoltre risposte più rapide e permetterà di accedere alle nuove opzioni che Open AI svelerà nei prossimi mesi al fine di affinare ancora di più il potente software.

Modelli ChatGPT: applicazioni alle piattaforme aziendali

Lo scorso primo marzo OpenAI ha rilasciato le API di ChatGPT. L’integrazione del software in un’applicazione aziendale è possibile attraverso l’uso delle API.

Le API di Whisper permettono, per esempio, di integrare uno strumento adibito allo speech-to-text, sempre basato sull’intelligenza artificiale.

Basta registrare un account su OpenAI per fruire delle nuove API. Pagando 0,002 dollari ogni 1.000 token, corrispondenti circa a 750 parole, è possibile usufruire delle nuove API in base al numero di parole impiegate.

In ambito corporate, ecco i settori aziendali che potrebbero adottare ChatGPT:

  • Marketing e vendite: realizzare contenuti di marketing, social media e di vendita tecnici personalizzati (inclusi testo, immagini e video) e allineando gli assistenti ad attività specifiche, come la vendita al dettaglio;
  • esecuzione efficiente di un’attività;
  • traduzione automatica;
  • IT/ingegneria: scrittura, documentazione e revisione del codice;
  • Ambito legale: rispondere a domande complesse, attingendo da enormi moli di documentazione legale e redigendo relazioni annuali;
  • R&D: accelerare la scoperta di farmaci grazie a una migliore comprensione delle malattie e la scoperta di strutture chimiche;
  • supporto alle decisioni manageriali tramite big data analytics dei documenti interni;
  • programmazione;
  • sintesi di video call.

Il futuro della conversazione assistita dall’intelligenza artificiale

Nel 2021, secondo l’Istat, soltanto il 6,2% delle imprese italiane utilizza sistemi di intelligenza artificiale (media Ue dell’8%). Fra le piccole imprese si ferma al 5,3%, contro il 24,3% delle grandi aziende. Le imprese più evolute nell’impiego dell’AI si attestano all’1,4%, superando la media europea (1,3%). Ma i Paesi capofila sono la Danimarca al 5,3% e i Paesi Bassi al 3%.

Tuttavia è luminoso il futuro della conversazione assistita dall’intelligenza artificiale. Un’azienda ha testato un chatbot basato su ChatGpt nel ruolo di un utente insoddisfatto di un servizio di connettività, riuscendo a ottenere un rimborso/sconto per un disservizio. Questo caso dimostra le capacità di ChatGpt nelle vendite e perfino nell’assistenza automatizzata. Ma il suo uso spazierà dalla traduzione alla programmazione, dal giornalismo alla politica.

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