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PNRR, Vodafone collega in banda larga il Policlinico di Bari

L’attivazione delle reti ultraveloci nell’ospedale pugliese rientra nei lavori del Lotto 6 del Piano Sanità Connessa e punta a garantire l’offerta di servizi digitali innovativi

Pubblicato il 19 Lug 2023

Policlinico-Bari


Un passo in avanti per la sanità connessa nel Mezzogiorno: Vodafone Italia ha completato il collegamento in banda ultralarga della prima struttura sanitaria (su oltre 12.000 previste) del Piano “Sanità connessa” del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Si tratta dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, un importante polo sanitario che opera nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale ed è sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bari. Più nel dettaglio, l’attivazione delle reti ultraveloci presso il Policlinico di Bari rientra nei lavori previsti nel Lotto 6 del Piano Sanità Connessa, che fa parte dell’Investimento 3.1 “Reti ultraveloci e 5G” del PNRR. Questo investimento, del valore di circa 315 milioni di euro, è gestito da Infratel Italia in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e ha visto la partecipazione di Vodafone Italia, in sinergia con la Regione Puglia e la società regionale InnovaPuglia.

Il piano sanità connessa

Il Piano Sanità Connessa ha come obiettivo principale fornire servizi di connettività a banda ultralarga alle strutture del servizio sanitario pubblico su tutto il territorio nazionale. Il Piano è suddiviso in otto lotti e comprende anche l’accesso gratuito alla rete con banda minima garantita e servizi di assistenza tecnica continua per un periodo di almeno cinque anni. La velocità di connessione prevista varia da uno a dieci gigabit al secondo (Gbit/s), a seconda delle specifiche esigenze delle strutture collegate, che vanno dagli ambulatori ai grandi Poli ospedalieri.  L’infrastruttura è stata inoltre progettata per garantire elevati standard di sicurezza nella trasmissione dei dati e la continuità operativa anche in caso di guasti o interruzioni temporanee della rete.

Grazie a questa dotazione infrastrutturale,  le strutture sanitarie saranno in grado di implementare una serie di servizi digitali innovativi, contribuendo così alla trasformazione dei servizi sanitari a beneficio della società. Inoltre, Vodafone fornirà ulteriori servizi di consulenza e supporto in materia di sicurezza informatica.

Le competenze di Vodafone

Il progetto di Bari non è nuovo per Vodafone, che è da tempo impegnata nel settore della sanità digitale e mette a disposizione la propria tecnologia e piattaforme per sostenere la digitalizzazione degli ospedali e la telemedicina. A livello globale, l’azienda ha già collegato oltre 20 milioni di dispositivi al settore sanitario grazie alle tecnologie IoT, AI, 5G e Edge Computing. Inoltre, offre soluzioni di telemedicina basate su diverse tecnologie al fine di supportare la pubblica amministrazione e i privati nell’adozione di nuovi modelli che pongono il paziente al centro e migliorano la gestione delle risorse sanitarie. Nel contesto della Pubblica Amministrazione nazionale, Vodafone Italia è stata selezionata come aggiudicataria degli accordi quadro Consip per la sanità digitale 1 e 2. Questi accordi prevedono la fornitura di servizi applicativi e di supporto nell’ambito dei “sistemi informativi clinico-assistenziali” per le pubbliche amministrazioni del Sistema Sanitario Nazionale.

Durante la pandemia da Covid-19, Vodafone ha sviluppato diversi progetti di telemedicina, robotica riabilitativa e servizi di ambulanza connessa nell’ambito delle sperimentazioni 5G di Milano.

Più recentemente, la multinazionale ha annunciato il progetto di sviluppo di una rete privata 5G ibrida (Mobile Private Network, MPN) presso l’Università degli Studi di Palermo. Questo progetto, finanziato dal programma Connecting Europe Facility dell’Unione Europea, prevede la realizzazione di una copertura 5G dedicata all’Università degli Studi di Palermo e al Policlinico Universitario Paolo Giaccone entro i prossimi tre anni. L’obiettivo è quello di utilizzare la tecnologia 5G per sviluppare nuove funzionalità e approcci nell’istruzione e nella formazione universitaria e ospedaliera, nonché per creare un sistema di assistenza continua.

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