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Monitoring sistemi SCADA, come farlo in maniera efficace



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La separazione tra i mondi IT e OT presenta sfide essenziali per il controllo in tempo reale degli ambienti industriali. Ecco perché, come suggerisce Paessler, occorre maggiore visibilità sui dati e migliore collaborazione fra i team

Pubblicato il 22 feb 2024



SCADA monitoring



Il monitoring degli SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition), cioè dei sistemi che raccolgono i dati dai sensori installati sui macchinari, è essenziale per fornire una panoramica in tempo reale degli ambienti OT (Operational Technology). Si può considerare uno degli aspetti più significativi del più ampio tema del controllo di produzione. Un aspetto che assume ulteriore importanza se si considera che, nel mondo interconnesso di oggi, non sempre è garantita una visione del tutto esaustiva dello shop floor.

Componenti di rete quali router o switch, infatti, sono spesso di competenza del reparto IT e in molti casi non comunicano tramite il protocollo standardizzato OPC UA (Open Platform Communications Unified Architecture), uno dei principali protocolli progettati per l’automazione industriale e per l’Industrial IoT. La qual cosa aumenta il rischio di non avere piena visibilità sullo stato delle apparecchiature IT. Al contrario, essere aggiornati sui dati di monitoraggio dei dispositivi che supportano la connettività OT permette di sapere, ad esempio, se le porte dei router industriali sono funzionanti. O, ancora, consente di conoscere l’utilizzo della CPU dei pc industriali oppure se ci sono messaggi di allerta generati dai dispositivi. Tutte informazioni che di solito sono a disposizione dei team IT, ma che non sempre sono presenti nei sistemi SCADA.

I suggerimenti di Paessler per l’integrazione di IT e OT

Per ovviare a questo problema, e garantire un monitoring degli SCADA davvero efficace, la soluzione può essere rappresentata da strumenti di monitoraggio integrati, che facciano da ponte tra dispositivi interconnessi, tra mondo IT e mondo OT. È quanto sostengono gli esperti di Paessler, società tedesca le cui soluzioni oggi vengono utilizzate da più di 500 mila utenti in oltre 170 paesi per monitorare le loro infrastrutture IT, OT e IoT. In particolare, l’azienda ha identificato tre vantaggi che deriverebbero dall’integrazione dei dati IT nei sistemi SCADA.

Serie storiche di dati più complete

I sistemi di acquisizione, elaborazione e archiviazione dei dati, chiamati anche data historian, sono comunemente utilizzati negli ambienti OT per registrare e analizzare i dati nel tempo. Spesso questo tipo di raccolta dati è necessaria per soddisfare determinati requisiti e determinati standard. Ad esempio, le norme di buona fabbricazione o GMP (Good Manufacturing Practice) stabiliscono quali dati debbano essere acquisiti nell’industria farmaceutica o alimentare. Peccato che questi dati abitualmente riguardino solo l’ambiente OT e non l’IT. Analogamente, è importante effettuare e registrare nel tempo altre misurazioni, come quelle che si riferiscono allo stato delle apparecchiature IT che supportano l’ambiente di produzione. Anche in questo caso, se i dati non fossero presenti nello storico, mancherebbe il quadro completo dei meccanismi su cui si basano i processi produttivi. Da qui la rilevanza di avere serie storiche di dati complete degli ambienti OT e IT.

Visualizzazione e monitoring negli SCADA

I dati OT e IT sono spesso monitorati separatamente da team distinti. Per fare un esempio, fra i tanti possibili, gli impianti dei parchi eolici utilizzano sistemi SCADA per monitorare e controllare a distanza le turbine, i parametri operativi, la produzione di energia, il livello delle performance e l’integrazione con la rete elettrica. Per gestire le turbine eoliche, però, è necessario ricorrere a componenti IT più tradizionali, come router e switch. Se uno dei componenti che consente la connettività all’interno della rete del parco eolico si guastasse, il flusso di dati dalle turbine al sistema SCADA si potrebbe interrompere. Così come il monitoraggio e il controllo in tempo reale delle turbine. Questi componenti IT risultano quindi fondamentali, ma se i rispettivi dati non sono disponibili nel sistema SCADA la visione e la capacità di intervento dei tecnici OT sarebbero limitate di conseguenza.

Collaborazione più efficiente tra i team OT e IT

La strada maestra per avere una panoramica integrata degli elementi IT e OT in un sistema SCADA passa dal coordinamento più efficace tra i relativi team. Una casistica tipica potrebbe essere quella dello spazio su disco dei server in via di esaurimento. Per evitare criticità operative, ancor prima che si verifichino, bisognerebbe che questa informazione fosse visibile anche nel sistema SCADA, meglio ancora se venissero inviati messaggi di alert tempestivi al riguardo. Grazie alle notifiche e alla visione completa tramite un’unica piattaforma i team IT e OT potrebbero non soltanto collaborare e comunicare meglio, ma intervenire in maniera puntuale e persino proattiva.

I benefici del monitoring nei sistemi SCADA

Integrare i dati di monitoraggio IT nei sistemi SCADA in definitiva si traduce in completezza delle informazioni, chiarezza di visione e maggiore coordinamento tra i professionisti IT e OT. Il monitoring degli SCADA, inoltre, ricopre un ruolo fondamentale nel ridurre il consumo di risorse e di emissioni, nonché nell’ottimizzare le infrastrutture IT, OT e IoT. Piattaforme come quella di Paessler hanno proprio questo obiettivo, quello cioè di identificare, analizzare e ottimizzare automaticamente gli ambienti IT ibridi. Tanto più in un’epoca in cui la trasformazione digitale e la crescita esponenziale dell’IT sono diventati temi fondamentali per le aziende di tutte le dimensioni e di tutti i settori, ma soprattutto in quelli che appartengono ai comparti produttivi e manifatturieri che utilizzano gli SCADA. Sistemi che, oggi più che mai, hanno bisogno di un monitoring costante, approfondito e in tempo reale.

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